Le emozioni ricoprono un ruolo fondamentale nella vita di ognuno di noi e ci sono di grande aiuto per la nostra sopravvivenza e per interagire con le persone intorno a noi.
Nonostante questo, spesso e volentieri, nell’arco della nostra vita abbiamo “imparato” a non dare loro sufficiente spazio e voce e/o abbiamo dovuto soffocarle e non esprimerle.
La falsa credenza che spesso accompagna tutto questo è quella di non provare più alcune o tutte le emozioni. Ciò che realmente accade è che proviamo ugualmente tutta la gamma di emozioni che esistono ma non esprimendole nella loro interezza, a lungo andare, finiamo con il somatizzarle.
Ti è mai successo di…
Ti è mai successo di avere il respiro corto, sentire un “nodo in gola”, avvertire un peso sul petto o nello stomaco?
Ti è mai successo di sentirti nervoso, di serrare la mandibola o di non riuscire a mettere in ordine i pensieri e tutto questo senza capirne il motivo?
Ti è mai successo di sentire improvvisamente il sangue che arriva alla testa, le mani che sudano e il cuore che batte più velocemente?
Quello che sta accadendo al tuo corpo è probabilmente una risposta fisiologica ad un’emozione a cui non stai permettendo di esprimersi e il tuo corpo sta cercando di farlo al posto tuo, dandoti dei segnali che potrebbero generare della confusione.
Succede anche molto spesso che tutte queste emozioni inespresse a lungo possono portare a sviluppare dei sintomi ansiosi.
Più diamo modo a noi stessi di fermarci, chiederci che emozione proviamo nel qui ed ora e più ci diamo modo di esprimere le nostre emozioni e più andremo incontro ad un equilibrio psico-fisico.
Facciamo chiarezza: quali sono le emozioni di base?
Le emozioni di base sono la gioia, la paura, la tristezza, la rabbia e il disgusto (alcuni studiosi aggiungono a queste cinque emozioni anche la sorpresa, mentre altri la considerano associata alla paura o alla gioia).
Queste emozioni sono innate ed universali, prescindono infatti dalla cultura, dalla religione e dall’epoca in cui viviamo.
Molto spesso nell’arco della nostra vita l’educazione ricevuta, la cultura in cui viviamo, la religione, ecc. possono aver portato ad una repressione generalizzata o situazionale delle emozioni.
Soprattutto nel corso della nostra infanzia possiamo aver sentito frasi come “non essere triste”, o anche “non arrabbiarti”, poiché alcune emozioni vengono erroneamente classificate come negative e non esprimibili davanti alle altre persone e in contesti pubblici.
La realtà è che non esistono emozioni negative o positive, ciò che invece accade è che le emozioni possono essere percepite positivamente o negativamente a seconda della nostra storia personale e a seconda dell’intensità con cui le viviamo.
Per poterci riappropriare di un equilibrio psico-fisico è importante che re-impariamo a riconoscere le emozioni che stiamo provando e ad esprimerle in una modalità che sia sana ed equilibrata per noi.
Se vuoi ricominciare a vivere pienamente le tue emozioni puoi cominciare a sperimentarle in un luogo che sia per te sicuro ed accogliente, come nella psicoterapia individuale, nella psicoterapia di gruppo o attraverso dei laboratori esperienziali in gruppo.
Se vuoi prendere parte ad un laboratorio esperienziale a Roma puoi visitare la nostra pagina Facebook.
Dottoressa Roberta Tiani. Psicologa e Psicosessuologa