Come Smettere di Procrastinare
Come smettere di procrastinare - aproprioagio.it - Roberta Speziale

Come Smettere di Procrastinare

Rimandare a domani, procrastinare, rinviare le cose da fare, può essere un comportamento che ci ritroviamo a mettere in pratica spesso. A lungo andare questo atteggiamento può avere degli effetti negativi sia sulla nostra organizzazione quotidiana, sia sul nostro umore e benessere. Può generare persino un circolo vizioso tale, per cui ci ritroviamo a rimandare un’attività e poi a sperimentare delle emozioni spiacevoli o a sentirci in colpa per questo comportamento.

Un primo passo importante per prevenire e contrastare la tendenza a procrastinare, può essere soffermarci a riflettere e prendere maggiore consapevolezza del perché rimandiamo le cose da fare.

In questo articolo troverete degli spunti utili per comprendere le motivazioni che vi portano a procrastinare e dei consigli e strumenti pratici per mettere fine a questo comportamento.

Procrastinare: cosa significa

Procrastinare significa mettere da parte, cioè posticipare delle attività a un momento successivo ciò che è nel proprio interesse. Può riguardare una o più attività, un determinato compito od impegno, oppure la presa di decisioni importanti.

In alcuni casi, può riguardare davvero molti aspetti della vita, fino a generare una sensazione di blocco generale. É in grado di influenzare pesantemente sull’organizzazione del tempo, sul raggiungimento di obiettivi importanti e sulla nostra qualità di vita. Ciascuno di noi ha infatti preso almeno una volta nella vita la decisione di rimandare ad un altro momento qualcosa, pur sapendo che fosse necessario svolgere subito quella attività.

La procrastinazione, infatti, è un comportamento abbastanza diffuso. Si stima che circa il 20% della popolazione adulta si confronti con questo problema nel corso della vita, anche in modo cronico.

Tuttavia, in molte situazioni rinviare un’attività può impedirci di portarla a termine o influire anche in modo importante sul risultato finale. Malgrado ciò, molte persone aspettano fino all’ultimo momento per agire, oppure non agiscono affatto. Impiegano anche molto tempo nella resistenza ad iniziare ciò che è necessario fare, oppure ritrovandosi a fare tutto all’ultimo momento o a dover svolgere più compiti contemporaneamente e frettolosamente.

Tutto questo, quindi, può avere degli effetti dannosi e svantaggiosi ed è spesso associato a conflitti, vulnerabilità e, soprattutto, può portare a sentirci poco efficaci e frustrati.

Molto spesso, tuttavia, non siamo consapevoli delle motivazioni che ci spingono a rimandare uno o più compiti, e questo può rendere ancora più difficile comprendere come fare a prevenire o contrastare questo comportamento.
Se vi siete, almeno in parte, riconosciuti in questa descrizione, allora potreste trovare utile leggere i prossimi paragrafi di questo articolo. Potete iniziare ad individuare le cause della vostra tendenza a procrastinare e soprattutto comprendere cosa fare per fronteggiarla al meglio.

Quando e cosa rimandiamo?

La procrastinazione spesso deriva da una reazione emozionale di fronte alla necessità di iniziare, svolgere o completare un determinato compito. Questo può apparire complesso o impegnativo da svolgere oppure possono apportare benefici e gratificazioni non immediate nel tempo.

I compiti e le attività che tendiamo a rimandare possono anche essere vissute come fonte di ansia o frustrazione, stancanti o comunque fonte di un qualche tipo di disagio.

La procrastinazione può riguardare diverse attività , come ad esempio:

  • attività lavorative o di studio,
  • realizzazione di adempimenti burocratici,
  • aspetti legati alla salute come ad esempio visite e cure mediche,
  • la messa in atto di comportamenti per il benessere (come ad esempio andare in palestra, intraprendere un certo percorso alimentare, smettere di fumare, etc).

Un primo importante passo per comprendere di più rispetto alla nostra tendenza a procrastinare può quindi essere quello di chiederci: in quali settori rinviamo di più

Proviamo a passare in rassegna le attività che tendiamo a rinviare più di frequente e le aree della nostra vita in cui questo capita maggiormente.

Si tratta del lavoro, dello studio, della salute, delle relazioni o ancora tendiamo a rimandare le cose che ci vengono richieste dagli altri, oppure quelle che riguardano la cura di noi stessi?

Già rispondere a questo interrogativo può fornirci molti spunti di riflessione utili a comprendere le motivazioni che ci portano a rinviare sistematicamente un certo compito o attività. Ma soprattutto, a prendere consapevolezza del fatto che, quasi sicuramente, ci sono anche molte questioni per le quali non abbiamo la tendenza a temporeggiare, che rappresentano quindi delle occasioni in cui il nostro agire è più consapevole, ed orientato al raggiungimento dei nostri obiettivi ed in cui riusciamo a mettere in atto delle strategie più efficaci e funzionali.

Procrastinare: perchè lo facciamo?

Anche se spesso non ce ne rendiamo conto, molto frequentemente dietro la tendenza a rinviare si cela la paura.

Le paure più comuni di chi tende a procrastinare possono essere:

  • di sbagliare o di decidere;
  • di essere giudicati;
  • della solitudine e dell’isolamento;
  • del successo e della competizione;
  • di sperimentare emozioni spiacevoli;
  • di sperimentare eccitazione e piacere.

In particolare, spesso è la paura del fallimento, dell’errore, di sbagliare che può portarci a rinviare impegni o attività anche importanti.

Possiamo procrastinare proprio per evitare il fallimento e di conseguenza la disapprovazione nella quale immaginiamo di incorrere se commetteremo degli errori.

Molte persone hanno paura di non riuscire, hanno l’ansia da prestazione, e di conseguenza temono fortemente le critiche e il giudizio negativo degli altri e, forse ancora di più, la propria critica interna.

Il pensiero di fondo è che l’errore o il fallimento non riguardano solo un determinato comportamento o decisione, ma la persona nella sua totalità. Si può tendere a desiderare di conseguire un ideale di perfezione che essendo, appunto, irraggiungibile, ci porta a rinunciare in partenza per non incorrere nella possibilità dell’errore.

Di contro, nonostante possa apparire paradossale, molte persone temono il successo. Per alcuni, infatti, il successo nasconde una minaccia legata alla convinzione di non meritarlo ed alla competizione che vi è associata. A volte, la rinuncia al successo ha a che fare con frustrazioni ripetute dei propri desideri e delle proprie aspirazioni, così come a timore e senso di colpa di non meritare nulla di buono.
O ancora, alle radici della tendenza a procrastinare può esserci la paura di sperimentare alcune emozioni. Ad esempio, sia quelle più spiacevoli, come la tensione, il disagio, la noia, la fatica, ma anche con quelle maggiormente legate al piacere ed all’eccitazione possono essere difficili da sostenere.

Come smettere: il cambiamento parte dalla consapevolezza

Se siete arrivati fino a qui, probabilmente ci saranno degli aspetti e delle motivazioni legati alla procrastinazione nei quali vi sarete maggiormente riconosciuti. Probabilmente, adesso, avete un’idea un po’ più chiara di cosa si nasconde dietro la vostra tendenza a rimandare.

Questa è sicuramente una buona notizia poichè riconoscere avere maggiore consapevolezza di ciò che accade quando ci troviamo a rinviare, costituisce un passo importantissimo per rivedere i propri comportamenti e gestirli in modo più funzionale. É più facile, infatti, modificare un comportamento quando siamo consapevoli dei fattori che lo mantengono in vita.

La tecnica del diario

A questo proposito, se desiderate aumentare ulteriormente il vostro livello di consapevolezza, potete utilizzare la tecnica del diario, uno strumento molto semplice e molto efficace al tempo stesso. Si tratta, in poche parole, di annotare su un diario personale pensieri, emozioni ed anche sensazioni corporee che sperimentate nel corso della vostra giornata. In particolare, quando state per rinviare un compito o un’attività. Scrivere infatti rappresenta un ottimo modo per osservare la propria situazione con una maggiore distanza e con maggiore obiettività. Inoltre aiuta a costituire uno spazio sicuro nel quale esprimere e depositare emozioni, pensieri e vissuti in relazione alle nostre esperienze di vita.

Infine, se la procrastinazione rappresenta un problema importante, o che desiderate fortemente risolvere, proprio questo aspetto può rappresentare un obiettivo di un percorso di sostegno psicologico, da svolgere insieme. L’obiettivo è costruire nuove strategie da mettere in campo. Non solo, soprattutto per ritrovare un migliore benessere, energia ed entusiasmo nell’affrontare le vostre giornate e nell’utilizzare il vostro preziosissimo tempo.

Roberta Speziale

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