Ansia sociale: come riconoscerla e gestirla
Ansia sociale

Ansia sociale: come riconoscerla e gestirla

L’ansia sociale è un’intensa paura che nasce nelle situazioni sociali, in cui può verificarsi imbarazzo (ad esempio, fare conversazione, incontrare estranei, uscire con qualcuno, ecc.) o si percepisce il rischio di essere valutati negativamente dagli altri.

Può capitare a tutti di sentirsi timidi, imbarazzati o tesi nelle situazioni sociali di tanto in tanto.

Tuttavia, per le persone che sperimentano ansia sociale, la paura del giudizio o della critica da parte degli altri è intensa e, a volte, invalidante. Può avere un impatto negativo su aree importanti della vita come le relazioni interpersonali, il lavoro o il percorso scolastico.

Ansia sociale, come si riconosce?

L’ansia sociale è caratterizzata da intensa paura che si manifesta in situazioni sociali. Il focus della persone che la sperimenta è la convinzione di essere costantemente oggetto di valutazione, per la maggior parte negativa, da parte degli altri. Può compromettere il normale funzionamento sociale e relazionale, influenzando in maniera incisiva i vari ambiti di vita: sociale, relazionale, lavorativa/scolastica, ecc.

Il DSM-5 (APA, 2013) definisce il disturbo d’ansia sociale secondo questi criteri:

  • Paura marcata o ansia in una o più situazioni sociali in cui la persona è esposta al possibile giudizio degli altri. Gli esempi includono interazioni sociali, essere osservati o fare delle cose davanti ad altri;
  • L’individuo teme che agendo in un certo modo, o mostrando sintomi d’ansia, verrà valutato negativamente (imbarazzo e/o umiliazione);
  • Le situazioni sociali provocano quasi sempre paura o ansia;
  • Le situazioni sociali sono evitate o sopportate con intensa paura o ansia;
  • La paura o l’ansia sono sproporzionate rispetto al reale pericolo rappresentato dalla situazione sociale;
  • L’ansia, la paura e l’evitamento causano disagio clinicamente significativo o la compromissione di aree importanti, come area sociale, lavorativa o altri ambiti.

La persona con ansia sociale può percepire se stesso come inadeguato, debole, di scarso valore, indegno di stima e riconoscimento personale. Possono sentire un profondo conflitto interno tra la necessità di fare una buona impressione sugli altri e dall’altra cercare di evitare ogni possibile giudizio negativo o fallimento per evitare le critiche, il rifiuto e l’esclusione sociale (Grimaldi, 2019).

Pertanto, l’attenzione è focalizzata nel monitoraggio di se stessi e dei loro livelli di performance.

Le emozioni nell’ansia sociale

L’ansia sociale può essere difficile da gestire, poiché le emozioni che si sperimentano sono intense e, spesso, spiacevoli. Se ti senti in difficoltà nelle situazioni sociali, potresti sentire paura e vergogna, legate al giudizio percepito da parte degli altri e, sopratutto, al tuo giudizio da parte di te stess*. Potresti persino esperire la vergogna di provare vergogna.

Spesso emerge I’imbarazzo, sopratutto al pensiero di aver agito un comportamento considerato socialmente inaccettabile o di esserti sentito goff* e inadeguat*.

Inoltre, potresti provare emozioni come rabbia e frustrazione, connesse ai sentimenti di umiliazione subita e all’atteggiamento auto-critico severo.

Infine, potresti sperimentare tristezza per i sentimenti di fallimento, inadeguatezza e impotenza.

Quando e come si presenta?

Si presenta nelle situazioni sociali, come:

  • Parlare in pubblico;
  • Colloqui di lavoro o riunioni;
  • Incontro con persone nuove;
  • Parlare con persone di autorità, come un capo o un professore;
  • Andare alle feste, eventi o gruppi;
  • Prendere iniziativa nella conversazione;
  • Ricevere o fare complimenti;
  • Guardare negli occhi l’altro;
  • Dire la propria opinione;
  • Fare chiamate telefoniche o rispondere al citofono;
  • Mangiare o bere in presenza di altri;
  • Tutte le situazioni sociali dove è possibile percepire una valutazione esterna.

Può presentarsi con sintomi come:

  • Arrossire, sudare, tremare e movimenti involontari;
  • Tachicardia o frequenza rapida dei battiti del cuore;
  • Nausea, crampi intestinali e mal di stomaco;
  • Difficoltà respiratorie;
  • Assumere una postura del corpo rigida, tesa e/o con le spalle chiuse;
  • Usare un tono di voce eccessivamente basso;
  • Difficoltà e/o disagio a stabilire un contatto visivo;
  • Confusione mentale.

Poiché questi sintomi visibili aumentano la paura di ricevere giudizi negativi, possono creare un circolo vizioso: più cresce la preoccupazione di sperimentare questi sintomi, maggiori sono le possibilità che emergano.

Ansia sociale: prima, mentre e dopo

L’ansia sociale può presentarsi in tre fasi: prima, mentre e dopo l’evento sociale.

Prima della situazione sociale, potresti sperimentare un’ansia anticipatoria, un forte disagio che aumenta con l’avvicinarsi dell’evento. Immagina, ad esempio, di dover partecipare ad una riunione di lavoro, nella quale ti troverai ad esporti. Potresti pensare all’ipotetico scenario peggiore, cercando di risolvere le possibili difficoltà future ed attivare un rimuginio sui differenti modi per cui le cose potrebbero andare catastroficamente. L’attenzione è, quindi, sul disagio presente pensando al disagio ipotetico futuro.

Durante la situazione sociale, è possibile sentire i sintomi ansiosi ed emozioni spiacevoli, che portano a monitorare costantemente i comportamenti e le risposte fisiologiche, tentando di nascondere la stessa ansia e temendo di sembrare impacciati o inadeguati. Possono attivarsi strategie protettive, che portano sollievo a breve termine alle sensazioni ansiose: rimanere in disparte, in silenzio, controllo sull’apparenza e dell’atteggiamento, evitare di mostrare i difetti percepiti, ecc. Nello scenario della riunione di lavoro, potresti evitare di dire la tua opinione, rimanendo in silenzio, accettando, quindi, condizioni che non ti piacciono. Potresti trovarti a sentire la tensione della postura del tuo corpo e valutare a cosa i colleghi possano pensare di te.

Dopo la situazione sociale, potresti provare preoccupazione e vergogna per il giudizio esterno, focalizzarti sulle cose che reputi negative, aumentare l’auto-giudizio negativo. Può emergere ruminazione rispetto a come avresti dovuto comportarti e come avresti potuto fare diversamente. Dopo la riunione che abbiamo immaginato, potresti pensare a come avresti potuto importi ed esprimere il tuo punto di vista, come avresti dovuto essere spavald* e coraggios*, come gli altri abbiano valutato il tuo essere poco “presente” nella conversazione.

Il rimuginio prima e la ruminazione dopo alimentano e mantengono le convinzioni negative su te stesso e sulle tue risorse nell’affrontare le situazioni sociali, attivando emozioni come vergogna, frustrazione e rabbia.

Evitamento=mantenimento

La paura del rifiuto è una risposta naturale, innata. Come esseri umani, abbiamo sempre ricercato l’attenzione sociale e, di conseguenza, evitato il rifiuto. Di fronte ad una minaccia, seppur solamente percepita, il nostro corpo reagisce rapidamente attraverso la risposta attacco/fuga, come l’evitamento.

Può sembrare funzionale evitare le situazioni sociali e, per un breve periodo, può ridurre i livelli di ansia e portare ad un sollievo immediato. Nel lungo periodo, questo compromette il raggiungimento di obiettivi personali e rende difficoltoso vivere una vita soddisfacente. Spesso, l’ansia sociale può far emergere sentimenti di solitudine, che possono portare a sintomi depressivi e isolamento.

Ogni evitamento conferma la pericolosità della situazione evitata e prepara l’evitamento successivo

(Giorgio Nardone)

Evitare i contesti sociali può rappresentare, inoltre, un fattore di mantenimento dell’ansia sociale, poiché difficilmente potrai creare un’immagine personale diversa di quella ipotizzata. In aggiunta, l’autostima può diminuire e la fiducia nelle proprie possibilità di gestire situazione simili anche in futuro si riduce.

Non sempre è possibile evitare le situazioni sociali, ad esempio quelle lavorative o scolastiche. Quando ci si sente costretti a viverle, possono emergere ancora più intense emozioni e sensazioni di ansia.

Allora, come fare?

Come gestire l’ansia sociale

Per il gestire l’ansia sociale, può essere importante intraprendere un percorso di psicoterapia. Gli obiettivi del trattamento potrebbero essere:

  • aiutare la persona a prendere consapevolezza dei propri pensieri ansiosi, sviluppando auto-compassione;
  • gestire i sintomi ansiosi;
  • affrontare gradualmente le situazioni sociali;
  • aumentare la tolleranza all’ansia;
  • praticare, all’interno del setting terapeutico, le interazioni sociali per aiutarti a sentirti a tuo agio nelle connessioni sociali reali;
  • apprendere come ridurre i comportamenti di controllo e di evitamento delle situazioni sociali;
  • accogliere le emozioni difficili.

Un utile strumento per raggiungere la consapevolezza dei pensieri e dell’auto-giudizio negativo, per poter sperimentare l’espressione delle emozioni difficili e abbassare l’ansia, è tenere un diario. Il diario ti aiuta a porre attenzione sulle emozioni, sensazioni e pensieri. In questo modo, puoi iniziare a lavorare sul “come ti senti” invece che sul “devo o dovrei”.

Inoltre, alcune ricerche hanno mostrato come compiere atti di gentilezza, possa essere utile ad abbassare i livelli di ansia sociale. Essere gentili con l’altro permette di instaurare relazioni sociali positive e affrontare la propria paura di contatto con l’altro con minore intensità.

Potresti partecipare ad un gruppo di mutuo-aiuto, rivolto alle persone che vivono questo tipo di disagio.

Un laboratorio per lavorare sulle relazioni

C’è un nuovo laboratorio in programma, tratterà le relazioni interpersonali. I nostri laboratori esperienziale di gruppo si svolgono in un ambiente protetto, dove vige il rispetto della privacy e la sospensione del giudizio, quindi dove poter lavorare in libertà. Si tratta di un piccolo gruppo guidato. Potrai sperimentarti ed esplorare come “funzioni” nelle tue relazioni.

Potrebbe esserti utile per lavorare, attraverso attivazioni esperienziali, su come puoi gestire i sintomi ansiosi in situazioni sociali.

Si terrà il 30 settembre e il 01 ottobre 2023, a Roma, il laboratorio “Contatto – l’arte della relazione“. Se sei interessat*, in questo articolo puoi trovare una risorsa gratuita rispetto al tema delle relazioni e l’invito al laboratorio.

Se vuoi restare aggiornat* sul laboratorio e sulle nostre future proposte, iscriviti alla newsletter di aproprioagio:

Puoi contattaci qui, se desideri avere maggiori informazioni.

Dottoressa Ilaria Prosperi. Psicologa e Consulente Sessuologa

Bibliografia:

P. Grimaldi (2019). Ansia sociale. Clinica e terapia in una prospettiva cognitivista integrata. Franco Angeli.

Baroni D., Caccicco L., Ciandri S., Di Gesto C, Di Leonardo L., Fiesoli A., Lauretta F., Lebruto A., Policardo G., Rosadoni M. (2021). Quaderno di esercizi per vincere l’ansia sociale. Erikson

Scrivi un Commento

1 commento

Il Progetto

aproprioagio.it è uno studio online di psicoterapia nato dall'unione di tre psicologhe e psicoterapeute con diverse esperienze e specializzazioni.

Ilaria Prosperi

Roberta Speziale

Roberta Tiani