Nelle relazioni, ciascuna delle persone coinvolte, mette in campo le proprie emozioni e i propri vissuti in un continuo scambio con l’altra persona.
In tutte le tipologie di relazioni, specialmente in quelle di tipo sentimentale, i partner condividono una particolare progettualità all’interno della quale la relazione percorre delle fasi di vita come se fosse un’entità a sé.
L’entità chiamata “Relazione” ripercorre le fasi dello sviluppo che vivono i bambini durante la prima infanzia, caratterizzata da un’iniziale simbiosi, per poi procedere verso la differenziazione, la sperimentazione, il riavvicinamento e la mutua interdipendenza.
In alcune di queste fasi, specialmente nella fase di vita di differenziazione e sperimentazione, la relazione può entrare in una vera e propria crisi che può portare le perone coinvolte e la relazione ad una evoluzione o ad un allontanamento.
La fase di vita della simbiosi
La prima fase delle relazioni è quella della simbiosi. Questa fase di vita della relazione è solitamente caratterizzata da un alto livello di passione, da un alto coinvolgimento emotivo e da una idealizzazione del partner.
Questa fase, che solitamente dura uno/due anni, si interrompe nel momento in cui uno o entrambi i partner si accorgono che l’altra persona non corrisponde perfettamente alla figura che aveva idealizzato.
Per quanto questo processo possa portare ad un grande turbinio di emozioni all’interno della relazione, la disillusione permette di vedere l’altra persona nella sua interezza, di conoscerla per quello che è nella realtà, e accettarla nella sua unicità.
La fase di vita della differenziazione
La seconda fase delle relazioni è la differenziazione. Questa fase di vita è basata sull’esperienza di delusione, disillusione, dolore e rabbia, legati alla scoperta e alla consapevolezza che l’altra persona non incarna gli ideali idealizzati dalla fase della simbiosi.
Questo è un momento di fondamentale importanza all’interno delle relazioni: le persone coinvolte si privano di quella sorta di “velo” che le portava a ignorare tutti quei dettagli che non combaciavano con i propri ideali e ad esaltare quelli che invece lo facevano.
Nel caso in cui la coppia riesca ad elaborare questa fase, essa potrà passare a quella successiva.
La fase di vita della sperimentazione
La terza fase delle relazioni è quella della sperimentazione dell’indipendenza. Ricordiamoci che la prima fase, quella della simbiosi, ha portato la coppia a entrare all’interno di una sorta di “bolla” idilliaca in cui l’altra persona è “perfetta”. La seconda fase, come un piccolo ago, va a creare un foro in questa bolla che pian piano si sgonfia e lascia il posto alla realtà.
Una volta tornati alla realtà, in questa terza fase, le persone coinvolte nella relazione sentono la necessità di sperimentarsi nel mondo esterno come singoli individui e come coppia.
Questo è il periodo solitamente più critico: comporta talvolta dei litigi e messa in discussione degli affetti, per cui possono crearsi delle fratture relazionali fino alla rottura del rapporto. Nel caso in cui questo non avvenga, la relazione arriverà all’ultima fase.
La fase di vita del riavvicinamento e della mutua interdipendenza
La quarta fase delle relazioni è il riavvicinamento e l’interdipendenza. L’aver sperimentato e superato le tre fasi precedenti, porterà i partner a percepire una maggiore libertà individuale, potendo così muoversi maggiormente verso i propri bisogni e desideri e ad essere più accoglienti nei confronti di quelli dell’altra persona.
In questa fase si è maggiormente in grado di chiedere ed ascoltare l’altro, si è più aperti nel dare e nel ricevere, e c’è più capacità di mantenere la propria indipendenza senza perdere il desiderio di “incontrarsi” nelle proprie e altrui imperfezioni.
Citando Erich Fromm: “L’amore immaturo dice: ti amo perché ho bisogno di te. L’amore maturo dice: ho bisogno di te perché ti amo.”
La relazione, in questa fase, vive pienamente l’amore maturo.
Se vuoi prendere parte ad un laboratorio esperienziale a Roma sulle relazioni, puoi iscriverti alla nostra newsletter!
Dottoressa Roberta Tiani. Psicologa e Psicosessuologa
[…] Inoltre, l’autostima e le relazioni sono collegate fra di loro: se io mi sento sicuro di me, delle mie capacità e potenzialità mi sentirò anche sicuro nell’instaurare relazioni positive e mi sentirò sicuro ad intraprendere degli scambi positivi con le altre persone che porteranno le relazioni a crescere. […]