Spesso ci troviamo a pensare al passato e preoccuparci del futuro. Focalizzarci sul presente può essere difficile, perché siamo programmati per sopravvivere e, quindi, a valutare rischi futuri e fare esperienza di quelli passati.
Vivere pienamente il momento presente, il qui e ora, significa prestare attenzione a cosa accade.
Sembra semplice, no? Come puoi stare nel qui e ora, continuando a valorizzare il passato e osservare il futuro?
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Il concetto del “qui e ora”
La vita si svolge nel presente. Il qui e ora è l’unico momento che esiste, di conseguenza la concretezza di ciò che accade adesso può infondere una sensazione di sicurezza interna e stabilità. Impariamo subito, nel corso della nostra storia di vita, che tutto è transitorio. Questa consapevolezza potrebbe far emergere un senso diffuso di frustrazione e insoddisfazione.
Anche quando stiamo facendo esperienza di momenti piacevoli, siamo consapevoli che finiranno.
Avere consapevolezza del momento presente significa semplicemente riconoscere cosa stai sperimentando adesso.
L’esperienza come fenomeno,
che appare sempre nell’adesso,
E’ legge per me.
Un presente che presenta l’essere presente
Una certezza che veramente significa realtà.
La realtà non è altro che
La somma di tutta la consapevolezza
Di cui fai esperienza qui e ora.
(Fritz Perls, 1969)
Il “qui ed ora” è la dimensione nella quale ci si pone in contatto con noi stessi e con il contesto che viviamo adesso. Quindi, significa sentire pienamente che l’unica realtà di riferimento è questa che stai vivendo.
Vivi il presente, ti serve
Aumentare la consapevolezza del momento presente può esserti utile ad acquisire una visione diversa degli eventi che ti accadono, poiché accogliere ciò che succede così com’è ti permette di sospendere il giudizio su di te e sull’esterno. Questi sono alcuni benefici:
- Aumenta la gioia, permette di assaporare le sensazioni di benessere che sperimenti ogni giorno e, alle quali, potresti non porre sempre attenzione;
- Riduce lo stress;
- Migliora le relazioni, poiché ti permette focalizzarti sull’altro e su te stess* e le dinamiche relazionali in atto;
- Aumenta il benessere psicofisico, dato che la preoccupazione futura e i pensieri sul passato vengono contenuti;
- Ti permette di riconoscerti, di osservare le tue le emozioni e le sensazioni, dar loro un nome;
- Aumenta la produttività, perché l’attenzione migliora;
- Diminuisce la procrastinazione e le strategie di coping disfunzionali;
- Ti aiuta ad affrontare il dolore in modo più efficace e a migliorare la tua capacità di affrontare emozioni difficili.
Porre attenzione al momento presente ti permette di trasformare il tuo rapporto con gli alti e i bassi della vita. Accogliere il qui e ora così com’è, senza cercare di modificarlo (non c’è tempo di farlo, è un momento!), ti pone nell’ottica di accettare le emozioni. Quindi, guardi la tua rabbia, la tua tristezza o o la tua paura e sai che sono parte di te, puoi viverle anziché sfuggirne.
Ti aiuta a vedere più chiaramente le abitudini della tua mente, che possono portare sofferenza e ti fornisce un modo per modificarle.
Perché è difficile stare nel qui e ora
Come dicevo, stare nel qui e ora è semplice, naturale, spontaneo. Tu sei sempre nel presente. L’obiettivo è riconoscerlo.
Ronald D. Siegel (2012), nel suo libro “Qui e ora. Strategie quotidiane di mindfulness”, spiega accuratamente perché avere una piena consapevolezza del momento presente potrebbe risultare un compito arduo. Di seguito, puoi trovare alcuni dei motivi descritti dall’autore.
Principio del piacere
Siamo biologicamente programmati per ricercare le cose che ci hanno aiutati a sopravvivere e tentiamo in ogni modo di evitare il dolore e il fastidio. Questa tendenza adattiva, ci costringe ad andare a caccia di piaceri e a fuggire dal dolore. Essendo un movimento interno costante, una missione di esplorazione continua di ricompense piacevoli, viviamo ogni giorno con una buona dose di stress.
Limitarci ad essere diviene, quindi, difficile. Siamo sempre impegnati a regolare la nostra esperienza. Tendiamo senza tregua a qualcosa, cercando con magra soddisfazione di massimizzare il piacere e minimizzare il dolore o il disagio (Siegel, 2012).
Siamo dei pensatori
Grazie alla nostra capacità di pensare, siamo sopravvissuti ad animali feroci, terreni impervi, scarsità di risorse e via dicendo. Il ragionamento e la pianificazione ci sono molto utili. I nostri pensieri ci segnalano continuamente lo stato di salute e di pericolo. Il problema è che, spesso, immaginiamo stati futuri inesistenti e ci ricordiamo eventi passati dolorosi. Quindi, ci preoccupiamo del futuro, rimpiangiamo il passato, confrontiamo passato e futuro, tendiamo continuamente a cercare di migliorare questo confronto.
La soddisfazione risulta, di conseguenza, difficile. Il nostro pensare ininterrottamente può rendere impossibile godere del momento presente. Difatti, questi pensieri spesso sono associati ad un po’ di tensione o di pena.
Siegel (2012) invita a fare un piccolo esercizio:
Stai nel qui ed ora, chiudi gli occhi per un minuto e cerca di fermare i tuoi pensieri. Cerca di impedire che si formino delle parole nella tua testa.
Molti possono osservare come sia difficile smettere di pensare per non più di qualche secondo (Siegel, 2012).
L’evitamento esperienzale e la distrazione
Notiamo e ricordiamo più vividamente le esperienze negative di quelle positive. Poiché questa memoria delle esperienze dolorose è “in figura”, abbiamo anche la tendenza ad aspettarcele nel futuro. Ogni ricordo spiacevole, le preoccupazioni e le conclusioni pessimistiche conducono ad una dose di dolore psicologico. Secondo Siegel (2012), gran parte della sofferenza nel qui e ora, deriva dal tentativo di evitare la sofferenza psicologica stessa, per distanziarci dal dolore.
Questo fenomeno si chiama evitamento esperienziale, ovvero tutto ciò che facciamo per negare, ridurre o liberarci dall’esperienza del disagio.
Può accadere, quindi, di diventare schiavi di qualche attività, come il lavoro eccessivo, l’utilizzo dei social media costante, il binge watching, addirittura l’uso di alcol o di sostanze stupefacenti, perché porta a distrarsi dai pensieri e dagli stati d’animo spiacevoli.
Tutti noi conosciamo le gioie della distrazione. Pensiamo a quante volte ci troviamo a procrastinare un compito, un dovere, un evento. La procrastinazione può includere la ridotta capacità di essere presenti.
Perché procrastini? La risposta che capita di sentire spesso è a causa della distrazione. In realtà, la distrazione potrebbe essere una strategia per evitare il contatto con qualcosa che accade. Quindi, la domanda giusta potrebbe essere: Cosa senti quando procrastini?
In equilibrio tra passato e futuro
Il segreto è osservare indietro o avanti, mantenendo un’ancora salda al presente. Quindi, possiamo ricordare o immaginare, tenendo a mente che le emozioni e le sensazioni emergenti accadono nel qui e ora.
Guardando al passato, potresti trovare esperienze che possono far affiorare sia emozioni piacevoli che angoscia. Ricordare eventi significativi o azioni che ti danno stima di te stess*, può darti una solida base sulla quale muoverti nel presente e sulla quale posare la tua autostima.
Pensare al futuro può infondere speranza e darci la direzione per le nostre azioni. Inoltre, il futuro è ciò che rende i nostri impegni presenti degni di nota. Facciamo progetti futuri in base ai nostri desideri presenti.
Difatti, l’intenzione rappresenta una direzione, che nasce in relazione ai tuoi desideri e valori. Quando riconosciamo un’intenzione siamo completamente immersi nel momento presente.
Un laboratorio per te
Ogni momento della tua vita contiene qualcosa di inestimabile. La distrazione può portare a prendere le gioie del presente e provare rimpianti nel futuro. Sebbene difficile, imparare ad essere presenti può portare esperienze soddisfacenti e ricordi più preziosi.
Ti piacerebbe esplorare il tuo rapporto con il tempo e scoprire insieme come migliorarlo, per vivere nel presente? Ti invitiamo al nostro prossimo laboratorio: “L’armonia del Momento. Iniziare a vivere senza rimandare“.
Il laboratorio è pensato per lavorare, attraverso strumenti pratici ed utilizzando diversi canali espressivi, sulla gestione del tempo, sulla consapevolezza del momento presente e sulle strategie di coping disfunzionali, come la procrastinazione e la distrazione.
I nostri laboratori esperienziale di gruppo si svolgono in un ambiente protetto, dove vige il rispetto della privacy e la sospensione del giudizio, quindi dove poter lavorare in libertà. Si tratta di un piccolo gruppo guidato.
Si terrà il 28 e 29 settembre 2024, a Roma. Se sei interessat* o per maggiori informazioni sul laboratorio, clicca qui.
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Dottoressa Ilaria Prosperi. Psicologa, Psicoterapeuta e Consulente Sessuologa
Bibliografia:
Ronald D. Siegel (2012). Qui e ora. Strategie quotidiane di mindfulness. Trento: Erikson